Intervento alla cataratta: cosa fare e non fare dopo l’operazione
15/10/2015 - La cataratta è una patologia particolare che colpisce gli occhi, che appaiono velati con conseguenti disturbi della vista.
La cataratta è una patologia particolare che colpisce gli occhi, che appaiono velati con conseguenti disturbi della vista. L’intervento alla cataratta è l’unica soluzione al problema.
In particolare la cataratta colpisce il cristallino, che appare offuscato ed opaco e che di conseguenza perde trasparenza con una riduzione della capacità visiva.
Intervento alla cataratta: nozioni generali sulla cataratta
La cataratta può insorgere per vari motivi, che vanno dall’età, ai traumi, alle patologie, alle carenze di iodio, all’esposizione di radiazioni o di raggi UV, alla disidratazione, ai farmaci, alle infezioni. Tutte queste cause danno origine ad una lesione del cristallino che di conseguenza si deteriora. La principale causa rimane la senilità, ragion per cui sono sempre in numero maggiore le persone anziane che si sottopongono all’intervento di cataratta, rispetto alle persone di mezza età. La seconda causa è il diabete che va a colpire fasce anche più giovani di persone. La causa meno nota e meno spiegata è quella che implica il fattore ereditario.
Come si esegue l’intervento di cataratta
Una volta che l’oculista ha determinato la diagnosi di cataratta, l’unica via possibile per eliminarla è l’intervento chirurgico, diversamente la patologia peggiore e si corre il rischio di arrivare alla cecità. L’intervento si esegue rimuovendo il cristallino opacizzato ed inserendone uno artificiale. L’intervento è abbastanza veloce e sicuro, si esegue con anestesia locale. Sebbene si tratti di un intervento che non comporta rischi, possono manifestarsi dei disagi nel periodo post operatorio, quali emorragia vitreale, edema corneale, infezioni, arrossamenti, ipoema, prolasso, glaucoma, distacco della retina etc. La percentuale che queste conseguenze si manifestino è molto bassa, tuttavia occorre osservare delle precauzioni dopo l’intervento.
Intervento alla cataratta: cosa fare e non fare dopo
E’ necessario conoscere le procedure da seguire dopo l’operazione alla cataratta, per evitare di esser la causa di possibili complicazioni. Dopo l’intervento, verrà prescritto un collirio antibiotico che va somministrato regolarmente, è importante non lavare l’occhio e non strofinarlo o comprimerlo.
Toccare gli occhi il meno possibile, soprattutto non con mani sporche o che presentano dermatiti.
Si raccomanda l’uso di lenti scure per almeno due settimane. Vi sono anche occhiali appositi per il sonno, di modo da non fare pressione sugli occhi.
Se si è da poco eseguito l’intervento occorre evitare di guardare luci dirette, quindi anche il sole, chinarsi con attenzione ma per il resto si può svolgere la normale routine.
Sono da evitare shampoo che possono colare sugli occhi, saponi e make up.
Evitare polvere, pollini e non uscire in giornate ventose.
Attenzione alla sabbia se ci si reca in spiaggia ed astenersi dal nuoto o altre pratiche sportive fino alla completa guarigione.
E’ bene per qualche giorno astenersi dalla lettura e per almeno due settimane dal guidare.
Eventuali piccoli fastidi non devono causare allarme (lacrimazione, arrossamento, vista doppia, aloni, sensibilità, prurito) perché spariranno da soli, mentre se si aggravano e persistono occorre consultare l’oculista.